Alpifidi approva il bilancio 2021
Con l’Assemblea Generale di lunedì 30 maggio si è concluso l’iter di approvazione del bilancio 2021 di Alpifidi S.c., iter iniziato con l’Assemblea Separata dell’area territoriale Piemonte sud e Liguria tenutasi a Cuneo il 23 maggio e proseguito con l’Assemblea Separata dell’area territoriale Valle d’Aosta e Piemonte Nord tenutasi ad Aosta il 24 maggio.
Il Bilancio approvato dall’Assemblea registra uno stock complessivo di garanzie pari ad euro 123.887.000, in crescita di 25.774.000 Euro rispetto all’anno precedente, crescita attribuibile all’apporto di Confartigianato Fidi Cuneo con la fusione; allo stock complessivo di garanzie corrispondono 254 milioni di euro di finanziamenti e affidamenti attivi garantiti; nel corso del 2021 Alpifidi ha erogato 24 milioni di Euro di nuove garanzie corrispondenti circa 36 milioni di Euro di nuove linee di credito concesse dalle banche convenzionate. Le garanzie in bonis rappresentano il 90,6%% del totale, le garanzie deteriorate il 9,4% %, di cui il 7,27% sono garanzie relative a pratiche a sofferenza presso le banche; queste ultime presentano coperture del 74,3% mentre il coverage complessivo delle posizioni deteriorate si attesta al 64,8%.
Il patrimonio netto della società ammonta ad oltre 19,3 milioni di Euro e l’indice CET 1 si attesta al 24,15%. Le disponibilità finanziarie proprie del confidi ammontano ad oltre 25 milioni in buona parte investite in strumenti finanziari a basso rischio, le disponibilità di terzi ammontano a 11,9 milioni di euro.
Il margine di intermediazione ammonta ad Euro 2.043.846, i costi operativi totali ad Euro 1.872.045; L’esercizio 2021 si chiude con un utile di Euro 161.797.
Nel commentare i dati del bilancio il Presidente Stefano Fracasso evidenzia il buono stato di salute di Alpifidi S.c. dato da un indice di liquidità ampio, un rassicurante patrimonio del confidi che determina un indice di solidità patrimoniale di tutto rispetto che si attesta al 24,15%. Positivo è anche il dato di stock delle garanzie classificate deteriorate (inferiori al 10%) che presentano una copertura media del 65% e di conseguenza la parte in bonis che supera il 90% delle esposizioni. Questi dati dimostrano come Alpifidi da un lato non abbia fatto mancare il suo sostegno alle imprese, soprattutto alle micro imprese e dall’altro lato, attingendo anche alle risorse pubbliche disponibili quali il Fondi di Garanzie per le PMI ed i vari Fondi di Terzi, abbia mantenuto un livello di rischio contenuto e comunque adeguatamente presidiato dalle svalutazioni effettuate.